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2 Nov 2017

Libri scolastici sempre più ricchi di fascicoli impossibili da terminare in classe

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2 Nov, 2017 / 0 commenti

Spesso gli insegnanti sono divisi sulle dimensioni dei libri scolastici da adottare; la domanda è “cosa è meglio per gli alunni, un testo che spiega i punti principali degli argomenti o un testo più voluminoso ricco di fascicoli, ma che approfondisce ogni cosa?”.

Non esiste una risposta precisa a questa domanda, perché ogni insegnante ha il suo metodo di lavoro, con pro e contro, e le dimensioni dei libri di testo riflettono il suo modo di pensare.

Però è possibile cercare di capire che tipo di testo cerca la stragrande maggioranza dei docenti?

Si, è possibile rivolgendosi ai distributori o rappresentanti dei libri di testo, i professionisti del settore che hanno i contatti con gli insegnanti e si occupano della distribuzione dei libri di testo.

Siamo riusciti ad incontrare alcuni di loro e abbiamo ascoltato le loro considerazioni.

“Per prima cosa i prezzi sono aumentati. Secondo i nostri calcoli l’aumento medio è stato del 2%, ma è giusto sottolineare che siamo ben lontani dal tetto di spesa, quindi gli aumenti sono stati contenuti, e questo non può che essere positivo. Le liste dei libri arrivano sempre a fine giugno e quindi siamo in grado di gestire tutte le richieste. Da questo punto di vista non mi posso lamentare.”

Si è parlato anche del libro che ogni insegnante desidera.

“Vanno per la maggiore i libri corposi. Gli insegnanti vogliono trovare tutto dentro al libro di testo, e le richieste di libri snelli sono decisamente rare. In questo momento è la quantità a farla da padrone, con libri pieni di schede extra, esercizi e approfondimenti. Nei nostri magazzini vediamo passare almeno 700.000 libri all’anno e la maggior parte sono volumi davvero grossi. Per adesso i libri digitali sono la nicchia della nicchia del mercato, solo poche scuole sono completamente digitalizzate, gli altri sono ancora dipendenti dalla carta.”

Non mancano le stoccate alle case editrici.

“Molte case editrici sono corrette e non modificano i codici per anni, almeno fino a quando l’evoluzione della materia non richiede l’aggiornamento dei testi, ma purtroppo non tutti si comportano in questo modo. Molti cambiano edizione appena possono, ma le modifiche ai contenuti sono praticamente inesistenti. Mentre altri presentano delle nuove traduzioni che creano dei volumi molto più costosi. Si preferisce tradurre un autore americano e vendere un libro ad un prezzo maggiore piuttosto che incentivare un professore italiano a scrivere o ad autoprodurre il suo libro di testo.”

Cosa si può fare per cambiare il trend?

“Sicuramente gli insegnanti devono essere più consapevoli del loro ruolo, sono loro che ordinano i libri e non devono farsi ingannare dagli aggiornamenti e devono essere molto più aperti alle nuove tecnologie. Il mondo sta cambiando sempre più velocemente e dobbiamo restare aggiornati.”

I rappresentanti dei libri di testo hanno ragione, l’editoria scolastica italiana necessita davvero di una restaurata e della revisione del suo funzionamento il prima possibile.

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