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figura autoritaria
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3 Nov 2017

La figura autoritaria del libro scolastico che manca alla sua versione digitale

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3 Nov, 2017 / 0 commenti

Sempre più persone preferiscono leggere i loro libri in formato ebook, per ragioni di spazio ed economiche, e i dati del mercato indicano che nel prossimo futuro le vendite di libri elettronici supereranno le vendite di quelli cartacei, con tutte le conseguenze del caso.

Queste statistiche solitamente si applicano alle letture di “evasione”, ovvero alle fiction, alla narrativa e ai fumetti, per arrivare fino alle biografie. Il mondo scolastico è ancora molto restio ad accettare l’ebook come formato adeguato per i libri di testo. La scuola spesso ha una struttura rigida e non ama molto le innovazioni, e quindi anche i libri elettronici hanno incontrato notevole scetticismo e molte critiche, fondate o meno.

I difensori del libro cartaceo sostengono che, data la sua struttura permette di poter organizzare meglio i contenuti al suo interno, riuscendo a essere organizzato e a dare la sensazione di stare seguendo un percorso didattico che ha una direzione, un punto di partenza e un punto di arrivo.

In questo il libro di testo è sempre visto come una fonte “autoritaria”, che simboleggia la professionalità e il sapere. Si tende a prendere sempre per buono quello che è scritto sul libro di testo.

Il libro di testo svolge la funzione di “collante” tra il programma didattico e quello che viene effettivamente insegnato in classe. Spesso gli insegnanti si allontanano dal programma o preferiscono approfondire determinati argomenti a discapito di altri. Scelta legittima e che sicuramente è motivata dall’attenzione della classe verso determinati argomenti, e il libro di testo serve come “punto fermo” mentre l’insegnante si allontana per approfondire il suo argomento.

Inoltre (anche se spesso è un luogo comune) il libro cartaceo ha l’aura di “professionalità” che ancora manca al libro elettronico. Questi libri sono scritto da autori, controllati da editor e correttori di bozze, le fonti sono verificate, i grafici sono accurati e le foto hanno tutte la licenza. Hanno dietro una macchina produttiva ed editoriale che da sola basta a garantirne l’autorevolezza a discapito dell’ebook, che spesso è scritto da una persona sola, con dubbie competenze e testi copiati da altri articoli.

Non è sempre vero, ma il preconcetto è duro a morire.

I libri di testo cartacei quindi resisteranno all’evoluzione?

Difficile, quasi impossibile. I libri elettronici sono più aggiornati e fruibili, economici e la possibilità di salvare un’intera libreria in un iPad è vincente. Questo significa che i libri cartacei spariranno? No.

Esiste una parola che si sente nominare spesso: “Integrazione”. Anche nel problema libri è la parola fondamentale. L’ebook aggiornato può e deve integrare il libro di testo, può essere consultato per verificare le fonti del cartaceo e per cercare eventuali errori, o può essere usato per una ricerca o un ripasso veloce. I giovani useranno questa risorsa per integrare quello che leggono in classe.

Il futuro permetterà la sopravvivenza di entrambi i sistemi (cartaceo e elettronico), a patto di sapersi adattare.

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