Sul Villari una generazione intera ha maturato una sana coscienza storica

Martedì 17 ottobre, lo storico Rosario Villari è morto nella sua casa di Cetona, in provincia di Siena, all’età di 92 anni. Le cause risiedono nelle complicanze di una polmonite. Il suo decesso è stato confermato all’Ansa dal fratello Lucio, anch’egli storico.

Chi era Rosario Villari

Storico di formazione marxista, politico e docente di storia moderna, Rosario Villari era nato a Bagnara Calabra il 12 luglio 1925. Sempre attento alle problematiche sociali, ha mosso i suoi primi passi all’interno della politica proprio nella sua terra d’origine, partecipando ai movimenti contadini per la riforma agraria.

Successivamente, ha preso parte al comitato centrale del Partito comunista italiano, nel quale ha sostenuto una linea democratica e l’autonomia rispetto all’egemonia sovietica. Dal 1976 al 1979 ha ricoperto, inoltre, il ruolo di deputato nella Legislatura. Dopo il suo esordio in qualità di pubblicista nel “Politecnico” diretto da Elio Vittorini, è stato membro dell’Accademia dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo, e dal 1976 al 1982 ha diretto la rivista “Studi Storici”.

Il celebre manuale per licei

Tra le tematiche su cui si è concentrata l’attività di storico, si ricordano, senza alcun dubbio, la questione meridionale, il Mezzogiorno e i contadini nell’età moderna, la storia dell’Europa Contemporanea e il Risorgimento italiano. Si trattavano di studi innovativi per l’epoca in cui Rosario Villari li aveva condotti, tanto che gli permisero di affermarsi all’estero e diventare visiting professor nelle illustri Università di Princeton e Oxford.

La sua fama è dovuta, in aggiunta, ai suoi preziosi libri di storia, su cui hanno studiato generazioni di studenti dei licei italiani. Il manuale scolastico, pubblicato in tre volumi da Laterza a partire dal 1967, riveste un importante ruolo, in quanto si concentra sulla dimensione sociale ed economica degli avvenimenti storici. Tuttavia, i suoi stessi scritti gli provocarono, alla fine degli anni ’90, una forte accusa di aver omesso importanti temi (ad esempio, la parola “foibe” era ignorata). Ancora oggi, però, Rosario Villari rimane tra gli autori di alto livello scientifico.

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